Il piano per il lavoro di Renzi soddisfa l'Europa. Infatti contiene la solita serie di nuove regole contrattualistiche che, non potendo naturalmente servire da sole a creare nuovo lavoro, danno l'illusione dell'azione di Governo e del segretario PD in particolare. Ancora propaganda, insomma. L'unico provvedimento valido sarebbe il rilancio degli investimenti pubblici di stampo keinesiano (adottato negli USA, in Giappone, ecc.) che rilancerebbe i consumi interni e farebbe da volano per nuovi posti di lavoro; ma è inviso alla UE (vedi Germania) in quanto provocherebbe lo sforamento del limite impostoci del 3% al bilancio e da noi supinamente accettato come "compito a casa". Obbligherebbe inoltre le banche ad utilizzare i fondi erogati dalla Banca Centrale (ottenuti a tasso di favore: 1%) anche per l'economia reale e non soltanto per il risanamento dei loro bilanci e per le loro speculazioni finanziarie. Ci vorrebbe insomma un governo VERO, che facesse scelte politiche a tutela dei cittadini presentandosi con pari dignità ai partner europei. Abbiamo già pagato per le nostre colpe e, prima che la situazione sociale sfugga di mano, è necessario fare scelte coraggiose.
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