Difficilmente sei sedicenti "cattive ragazze" si sarebbero mobilitate ed organizzate per contestare in piazza un sindaco uomo. Se una donna si ritrova ad affrontare l'enorme difficoltà di amministrare una città devastata come Roma sarebbe stato bello vedere altre donne supportarla, spronarla, criticarla anche aspramente, duramente, ma per costringerla a fare meglio, per darle la forza di combattere una battaglia che in pochi sarebbero in grado di vincere. Ma le donne spesso sono le peggior nemiche di se stesse ed hanno tra loro un atavico senso di rivalità che fa quasi sempre il gioco degli uomini. Urlare "dimettiti" è un po' come dire "torna a fare la donna di casa, qui ci vuole un maschio", con buona pace di tante rivendicazioni femminili.