domenica 17 luglio 2022
Il capo
Fra le sue tante doti Giuseppe Conte non ha quella del leader. La "democrazia" è un bel concetto ma non può trasformarsi in eterne indecisioni o ripensamenti o prese di posizioni personali che contraddicono continuamente la linea adottata. All'atto pratico un partito ha bisogno di essere guidato e chi ne assume la responsabilità deve convincere i suoi sul suo progetto (quello sì, accettato democraticamente) ma che poi va sostenuto e difeso da tutti. Altrimenti si cambia capo. Delegittimare quotidianamente Conte legandolo mani e piedi agli umori estemporanei di questo o quel personaggio determinerà la fine inesorabile di questa esperienza politica. E se lui non riesce a coagulare attorno a se il partito è meglio che lasci.
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