Rispondendo a Travaglio, Scalfari a "Di Martedì" assolve Berlusconi citando Aristotele e Platone sulla distinzione fra politica e morale. Secondo i classici la politica va affidata ai filosofi: solo che Berlusconi non è un filosofo, è un imprenditore che piega la politica ai suoi interessi. Egli non conosce la "cosa pubblica" e gestisce benissimo la "cosa privata". Ma, facendo parte di una élite, ha tutti i numeri per governare, secondo la ben nota visione del nostro giornalista.
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