giovedì 20 febbraio 2014

I due

L'incontro Renzi-Grillo di ieri non aveva come oggetto un "confronto", uno scambio di idee od  opinioni come avviene in un dibattito pubblico o in una sala conferenze nel qual caso ci sarebbe stato un colloquio, anche aspro, uno "scontro" democratico insomma. L'occasione invece erano le "consultazioni" che il Presidente del Consiglio incaricato tiene per la formazione di un nuovo Governo. Per Renzi, più che mai, si trattava di un inutile rito in quanto il programma del Nostro (piuttosto vacuo) è stato abbondantemente sciorinato dalla stampa nazionale nelle ultime settimane (aggiornamenti compresi) e perciò lo conosciamo tutti (anche i 5Stelle); l'alleanza parlamentare poi è già stata stabilita da tempo. Renzi infatti stava iniziando col ritornello delle riforme da fare "una al mese" quando è stato stoppato da Grillo e da lì non si è più ripreso: stava facendo "informativa", come si dice in gergo sindacale quando la controparte ti racconta delle decisioni già prese e che non sono oggetto di discussione o trattativa. A cosa serviva politicamente quella consultazione? A nulla, una perfetta sceneggiata e nessuna occasione mancata. 

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